82. Nel tempo già vissuto e nel tempo stabilito

82.   NEL TEMPO GIA’ VISSUTO E NEL TEMPO STABILITO
     Testo e Musica:   Ottobre ’93

Atto 1°

... Nel tempo che ho vissuto e stò vivendo
Ho conosciuto un uomo ricco come un Re
Che con perfidia comandava nel suo impero
Pecore e pastori

... Ma poi ...
Nel tempo ch’è già stato stabilito
Ho visto un uomo furbo almeno quanto il Re
Che aveva meno sentimento e pochi scudi
Ma molti servitori ...

Che proponendosi nell’aspetto massimo
Della loro ... spontaneità !

Giù dai versanti torbidi
Che levitano gravidi
Di una chiara mortalità ...

...Provocarono il dispetto
Di una impercepibile (presente)
Situazione di piacere ... resa manifesta ...
Dal cuore fatto di testa ...

In coabitazione con l’anonimato assoluto
Che nel suo silenzio assorbe ogni tentativo ...
Dell’ umano dialogare ...

Atto 2°

Il Re ... provò la plebe
in una condizione che non fù
Coerente alle più vili possibilità ...
Che si imprimono nelle cantine più profonde
Delle nostre personalità

Che emergono talvolta dagli abissi
Delle stucchevoli e geometriche armonie
Di quei discorsi così unanimi e concordi
In certe situazioni ...

Che abbiamo a sostenere in ambiti importanti
Non più generici e che riguardano
La singolarità ... dei nostri ... cammini
Noi ... soli !

Atto 3°

Così si vede tutta la ...
Nostra umanità
Anche se c’è ... Chi non si fa illusioni

Di una pur piccola possibilità ...
Che siano una realtà ...
Il pensiero e i sentimenti !

Che dicono di essere di proprio costrutto
Per paura di ammettere
Che siano solo in affitto ...
Quei loro respiri !

E pur di non dirlo
Sopportano tutti
gli apparenti piaceri
Che sono il pedaggio
Per chi ha già scelto
Di esistere solo
Tra i desolati confini

Di questo pallido sole biforme
Che tramonta e risorge
E si spegne di nuovo
Per fare posto alla notte

Proprio nel mentre in cui tu

Sfoderi i denti ...
E intanto rifletti
Sui radiosi e contorti
Momenti che indossi ...

 Atto 4°

Dentro a un bar
Della tua città
E dentro i sistemi
Di ... ogni giorno

Dentro a un bar
Tu sorridi ma ...
Sei così solo nel tuo fondo ...
In fondo ...

Ma perché ?
Non ci chiediamo più perché ?
E non troviamo una risposta in più
Di quell’eterno “ boh ! “

Ma perché ?
Siamo obbligati a credere
Quando nel nostro più profondo…fondo
Stiamo già strillando…
Nooooh !

Atto 5°

Ma il mio ruggito evapora ...
Troppo  chiaro ... si sapeva già
E chi la ferma ...la velocità ?

E giù a celebrare il vecchio rituale
Che torna in sintonia
Di un contesto astratto
In cui si fa largo
Un po’ di spavalderia ...

Che va via ...ebbra e soddisfatta ...
Quando tu ... Resti fermo li ...
Con un palmo di naso ...
Perché ricerchi situazioni più importanti :

Del giro dei caffè

Che ospitano bocche rosse spalancate ...
Orrendamente ... In quell’inutile ...
Eh ... Eh ... Eh ...

Od in sproloqui senza tempo
Che non troveranno mai uno sbocco ...
Un’ interscambio emozionale
Solo un poco più profondo

Di quel “ ciao “ che mi dai !     

                     

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