32. Sebastiano svegliati

32. SEBASTIANO SVEGLIATI
        Musica : Luglio ’90
        Testo : Settembre ‘96

Abbandonare la dimensione già nostra di “Sebastiani” per fare spazio ad un senso di appartenenza al mondo...più equa…

Cammino per la piazza
E tra la folla...
Viaggio con la fantasia
Sopra un palcoscenico…

Cammino piano mentre osservo
E un attimo mi basta
Le facce strane della verità...

Vedo...mille scene futili...
Davanti a mè !
Quell’ipocrisia...che un’esprissione pia…
Racchiude nel segreto

Io quando godo con le cuffie
La “realtà” non mi riguarda più...
Altro che le pillole...

Le vedo tutte molto bene
Quelle facce sceme
Che parlano di “questo e quello là”...

Ma…per dire cosa di cosa ancora?

Se poi ti chiedono ancora “come và?”
E tu con gli occhi sbarrati baccalà!
Tu rispondi “bene”…che ti và...bene!

Rit.]     Sebastiano svegliati
E’ tardi per rimpiangerti
Non dirmi che anche tu come loro...
    ...Sei...
...Un avanzo di uomo!

Sebastiano salvati...
Da questi schiavi liberi!
Il sangue tuo sia come un veleno…
Piccolo alieno!

...C’è gente che mi guarda male
Quando passo con tranquillità…
Per le vie della città!

Alcuni parlano tra loro
Ed io mi sento solo
Vorrei restare e invece vado già...

Fanculo ! Mi tolgo il frack
E mi rimetto il chiodo

Io sono un piccolo alieno di città
Di tutto faccio il contrario e se mi và…
Io mi rado a zero!
Con il pensiero…

Rit.]     Sebastiano svegliati
E’ tardi per rimpiangerti
Non dirmi che anche tu come loro
    ...Sei...
...Un avanzo di uomo!

Sebastiano salvati
Da questi schiavi liberi!
Il sangue tuo sia come un veleno…
Piccolo alieno!

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